Conoscere il vocabolario dei videogamers

28 Ottobre 2020

Tempo di lettura: 3 min.

I videogiochi sono spesso una fonte di ansia per i genitori che, preoccupati per il tanto tempo trascorso dai propri figli davanti a uno schermo, si interrogano sui loro effetti positivi e negativi, hanno paura che possano sviluppare una dipendenza o, addirittura, che possano ispirare alla violenza.

Ovviamente tutto dipende dall’uso che se ne fa. I videogiochi, infatti, se utilizzati correttamente, permettono di sviluppare tutta una serie di capacità importanti utili per la vita come la concentrazione, la collaborazione e le abilità ricreative. Come sostiene Manuela Cantoia, docente di Psicologia Cognitiva Applicata, grazie al gioco, alla relazione diretta con gli altri giocatori e al supporto di giocatori esperti, si impara a ragionare in modo sistemico, affrontando situazioni e imprevisti da più punti di vista, a usare il pensiero laterale, a esplorare, a cooperare per un obiettivo comune e ad aiutare i compagni.

Favorire quindi un utilizzo adeguato dei videogiochi è una responsabilità che spetta ai genitori e che può essere perseguita guidando i propri figli nell’educazione all’uso di questi mezzi e supervisionandoli con pazienza e costanza.

Da dove cominciare dunque?

Per conoscere come si comportano i figli nel gioco in rete è necessario entrare a piccoli passi in questo mondo e una tappa fondamentale è quella di acquisire il vocabolario iniziale, quello utile per comprendere e interpretare “le regole del gioco”.

Ecco allora una piccola guida per decifrare il linguaggio dei vostri figli quando giocano online. Uno strumento che permette di avvicinarsi alla lingua dei giovani gamers, decifrare gli ordini che si impartiscono online, intavolare un dialogo sull’argomento e magari anche condividere con loro questa passione.

Di seguito abbiamo scelto per voi alcuni dei termini più in uso tra i ragazzini:

Ban è un termine inglese che significa cancellare e si utilizza per indicare l’eliminazione di un giocatore che si è comportato male da un forum. Di solito sono la comunity e i moderatori a prendere questa decisione.

Noob. Deriva da newbie e indica il giocatore inesperto, il novellino. A volte il termine è associato a un tono di presa in giro.

Bug, pronunciato “bag”, è un errore del software di gioco che non permette il proseguimento della partita o che incide sulle performance del gioco. È un momento critico che porta spesso i ragazzini a infuriarsi e a dire parolacce!

Cast. Nei giochi di ruolo fantasy “castare” significa lanciare un incantesimo. È una mossa importante, che scatena una certa suspance.
Lag significa ritardo. Quando la rete di connessione è lenta e va a singhiozzo allora “lagga”. Questo comporta uno svantaggio nel gioco e di conseguenza nervosismo e senso di frustrazione. Il consiglio, in questi casi, è di interrompere la partita.

Camper. Il verbo camperare indica il giocatore che staziona ben nascosto in un punto della mappa online per “sciottare” (ovvero sparare) i nemici. L’azione avviene nei giochi sparatutto online o in modalità multiplayer, dove si creano fazioni di gioco molto contrastanti.

Grind. “Grindare” indica l’esecuzione ripetitiva di un’azione da parte del giocatore con l’unico scopo di aumentare le abilità di un personaggio o sbloccare nuovi contenuti più velocemente. Per ovviare alla cosa molti giochi ti chiedono di pagare. Fateci caso se i vostri figli protestano per avere soldi da spendere nei videogame.

Loot. Termine che deriva sempre dall’inglese, “Luttare” indica l’azione di saccheggiare: i giocatori raccolgono soldi o oggetti preziosi dai nemici caduti. È un’attività che richiede tempi stretti e la massima concentrazione, che spesso porta i giocatori a ignorare il mondo circostante.

Farm. Simile a “grindare”, chi “farma” compie azioni ripetitive e sistematiche di raccolta delle risorse per aumentare il livello del personaggio e/o sbloccare missioni nel gioco. Un esempio classico è l’azione del minatore: si schiaccia un tasto per raccogliere la roccia e ottenere soldi virtuali che possono essere spesi per comprare armi più potenti.

Kill. “Chillare” vuole dire uccidere il nemico.

Flame indica una discussione accesa e a volte violenta via chat tra due o più giocatori. Questo è uno dei motivi per cui si rischia di essere segnalati e bannati da un gioco.

Patch, ovvero aggiornamento, sono pacchetti software che vengono scaricati per potenziare il gioco. Durante il patch la partita non è ancora iniziata, per questo i vostri figli potrebbero chiedere del tempo di gioco extra.

Spawn, dall’inglese, indica quando sei morto e torni in vita sulla mappa pronto a ricominciare la partita. Un esempio di utilizzo? “Mamma, mi hanno killato, un ultimo “re-spoummo” e arrivo”. Che tradotto significa “mi hanno ucciso, ancora una partita e spengo tutto”.

Fate tesoro di queste informazioni: possono essere un ottimo spunto di confronto, dialogo e condivisione con i figli!

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