Le parole valgono, anche in rete

20 Maggio 2020

Tempo di lettura: 2 min.

Le parole, in Internet come nella vita reale, hanno un peso e un valore. Possono creare ponti o alzare barriere, possono chiarire un concetto o generare confusione.
Ecco perché è importante, quando ci connettiamo dai nostri dispositivi, prestare attenzione a come usarle.

Un utilizzo responsabile delle parole è, per adulti e bambini, una competenza fondamentale per comunicare in modo consapevole, rispettoso ed efficace e per attingere alle informazioni in maniera puntuale e aggiornata.

Per riscoprire insieme il valore delle parole e aiutarvi a parlarne con i vostri figli, NeoConnessi presenta due interessanti iniziative: Il Manifesto della comunicazione non ostile dell’associazione Parole O_Stili contro la violenza delle parole e #leparolevalgono di Treccani che oggi include anche i termini della lingua italiana utili a comprendere l’attuale emergenza sanitaria.

Le linee guida de Il Manifesto della comunicazione non ostile hanno come obiettivo quello di sensibilizzare le persone verso la cura dello stile con cui comunicano in Rete, nascono con l’intento di diffondere l’attitudine a scegliere le parole con cura e la consapevolezza che le parole sono importanti.

Un Manifesto in 10 punti che aiuta grandi e piccoli a destreggiarsi nella giungla di parole del mondo virtuale scegliendo quelle giuste, gentili e rispettose.

“Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri”

È attraverso la scelta attenta e ponderata delle parole che, infatti, possiamo dar luogo a una comunicazione positiva dove esprimiamo al meglio ciò che pensiamo ed evitiamo le incomprensioni. Un uso inopportuno e scorretto di parole e discorsi può al contrario scatenare, anche inconsapevolmente, reazioni impreviste e negative.
Questo vale sia per chi fruisce passivamente dell’informazione che per chi la condivide, creando nuovi contenuti e post.

Negli ultimi mesi l’argomento Coronavirus ha monopolizzato la Rete: sul web il flusso di notizie e aggiornamenti che hanno raccontato passo dopo passo l’escalation dell’emergenza sanitaria è stato continuo. La circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta anche fuorvianti, ha contribuito a quello che viene chiamato “inquinamento di parole” che ha avuto come diretta conseguenza il bisogno di aggiornarsi ai nuovi termini e al loro corretto significato.

A tal proposito acquista grande valore la nuova iniziativa nata nell’ambito del progetto #leparolevalgono di Treccani per ridare valore alle parole.

Per l’occasione, il progetto si è arricchito di una nuova sezione tutta dedicata ai termini dell’emergenza sanitaria. Un vocabolario in digitale redatto da Treccani in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità per spiegare a giovani e studenti l’epidemia Covid-19.
Dieci definizioni – batterio, contagio, paziente zero, epidemia, letalità, pandemia, quarantena, infodemia, stress, virus – con tanto di consigli per un loro uso corretto.
Uno strumento essenziale per aiutarci a fare chiarezza e per aiutare anche i nostri figli a capire la realtà senza subirla.

“Ci sono tanti modi per dire qualsiasi cosa. Chi è in gamba riesce sempre a trovare le parole giuste”

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