a cura della Redazione
Secondo Serge Tisseron, celebre psichiatra infantile e psicoanalista, il comportamento dei genitori nei confronti dei dispositivi digitali deve adattarsi alle diverse età del bambino, un po’ come si fa con il cibo. Le mamme e i papà dovrebbero rispettare e insegnare ai propri figli una corretta “dieta mediale”. A un genitore dotato di buon senso non verrebbe mai in mente di dare un piatto di spaghetti a un neonato, perché quindi dovrebbe mettergli tra le mani un tablet?
Nel suo saggio “Diventare grandi all’epoca degli schermi digitali” (Editrice La Scuola) Tisseron individua 4 età di passaggio, sintetizzandole nella formula 3-6-9-12 e suggerisce che cosa è importante che il bambino faccia o non faccia sui media digitali a seconda della sua età, come illustrato nell’immagine che segue:
- l’entrata alla scuola dell’infanzia (3 anni);
- il passaggio alla scuola primaria (6 anni);
- il dominio della letto-scrittura (9 anni);
- l’ingresso nella preadolescenza (12 anni).
L’autore ritiene infatti che l’educazione dei genitori:
“…non consista nel proteggere e controllare il bambino, ma nell’insegnargli, progressivamente, a difendersi e orientarsi da sé.”
Serge Tisseron non dà soluzioni ma suggerisce ai genitori di accompagnare i propri bambini nell’utilizzo mediale.
Per esempio invita le mamme e i papà a:
- condividere i momenti in cui vengono utilizzati i dispositivi;
- aiutare i bambini e le bambine a verbalizzare le proprie esperienze con i media;
- essere una presenza vigile e intelligente e non un censore.
Solo così infatti possono aiutare i propri figli a sviluppare il senso critico, la consapevolezza, l’autonomia e la responsabilità.
L’obiettivo è dare fiducia ai bambini e permettere loro di alimentare le proprie competenze senza sentirsi schiacciati dalle paure degli adulti.
Il suo approccio invita i genitori a variare la dieta digitale del bambino così come si fa con il cibo: diversificando gli stimoli e coinvolgendolo in attività utili all’utilizzo dei 5 sensi e delle 10 dita.
Di seguito pubblichiamo il Manifesto di Tisseron:

Fonte: EducazioneDigitale.net
Crediamo che i principi di questo manifesto si possano ben adattare ad ogni contesto familiare. Non si tratta infatti di regole restrittive ma di un approccio che invita alla condivisione e all’accoglienza delle esigenze e delle caratteristiche di figli e genitori.
Non esiste un’unica ricetta, l’importante è trovare la vostra!
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