a cura della Redazione
Di questi tempi si fa sempre più stretto il rapporto tra media digitali e qualità della vita, un legame che, se ben bilanciato, contribuisce al nostro personale “benessere digitale”. Con questo termine si vuole infatti indicare la condizione di chi sa sfruttare le crescenti opportunità messe a disposizione dalla tecnologia, sapendo al contempo controllare e governare gli effetti indesiderati.
Per instaurare – e mantenere – una relazione sana con la tecnologia, occorre possedere un vasto spettro di competenze tecnologiche specifiche, le cosiddette competenze digitali. Un ventaglio di abilità afferenti sia all’ambio tecnico sia a quello relazionale e comportamentale che consentono alla persona di utilizzare efficacemente i nuovi strumenti digitali: come usarli in modo corretto, reperire informazioni, tutelare i propri dati, creare contenuti, intrattenere relazioni online, conoscere la netiquette e l’uso dei social media… Un insieme di digital skills destinate a cambiare con l’evolversi delle tecnologie e con il passare del tempo.
L’Unione Europea le ha descritte come:
“abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione: l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet”.
Conoscerle oggi è fondamentale per tutti i cittadini ma ancor più per i giovani, se consideriamo che nel prossimo futuro 9 lavori su 10 richiederanno tali competenze digitali. E la scuola diventa il canale prioritario a cui attingere per acquisirle: qui bambini e ragazzi, e con essi i genitori, hanno l’opportunità di sviluppare l’approccio alle tecnologie digitali in tutte le discipline scolastiche e maturare sempre più le loro competenze.
Ma quali sono le skills digitali più importanti per i giovani studenti di oggi e di domani?
Secondo il World Economic Forum 2016, le otto necessarie sono:
• Digital identity: la consapevolezza della propria presenza online e la capacità di gestirla al meglio. Si tratta di saper coltivare la propria reputazione online, esponendosi nel modo corretto.
• Digital use: la capacità di utilizzare dispositivi e sistemi di ogni tipo e per diversi fini.
• Digital safety: l’abilità di individuare ed evitare i rischi connessi all’uso del digitale, come cyberbullismo, odio, violenza e pedopornografia e adescamento online.
• Digital security: l’abilità di riconoscere i pericoli di hacking, truffe, malware, phishing e comprendere quali siano le pratiche utili a proteggere i propri dati e i propri device durante la navigazione.
• L’empatia digitale o Digital emotional intelligence: l’intelligenza emotiva che permette di interagire con consapevolezza anche attraverso uno schermo, instaurando relazioni virtuali sane e positive.
• La comunicazione digitale: la capacità di comunicare, di collaborare e farsi capire attraverso l’uso di tecnologia e media e una scelta ponderata di termini e parole.
• L’alfabetizzazione digitale: la capacità di reperire e valutare le informazioni on line, di riconoscere le fake news e di creare contenuti propri, da condividere nel modo migliore.
• I diritti digitali: essere consapevoli del diritto alla libertà di parola e di pensiero, ma anche del diritto alla privacy, alla proprietà intellettuale e dell’ancora discusso diritto all’oblio.
Per i genitori che volessero approfondire il tema, consigliamo il webinar recentemente realizzato da Generazioni Connesse. L’incontro, nato dall’esigenza di ripensare il rapporto con le nuove tecnologie in tempo di Covid 19, vuole affrontare i due concetti chiave di “benessere digitale” e “cultura del dato” per generare consapevolezza negli ascoltatori e stimolare in loro un nuovo e salutare approccio al digitale. Non mancheranno consigli sui corretti comportamenti da adottare con i vostri figli.
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