Consigli e risorse

PiĆ¹ sicuri in rete

Social e app permettono ai nostri figli un accesso pressochĆ© illimitato a contenuti che potrebbero non essere adatti alla loro etĆ . Sfruttare al meglio le risorse della rete si puĆ² ma occorre conoscerne anche i rischi.Ā 

Per questo trovate in questa pagina un approfondimento dedicato a tutte le operazioni che – in quanto genitori – dobbiamo considerare per garantire la massima sicurezza ai bambini online.

Quali regole per la sicurezza dei nostri figli online?

Tutti i genitori, nel momento stesso in cui decidono di consegnare ai propri figli un dispositivo tecnologico (console, smartphone, o altro) dovrebbero essere consapevoli circa le principali potenzialitĆ , le criticitĆ  e i pericoli che si possono incontrare.

Innanzitutto ĆØ infatti importante avere ben chiaro quale ĆØ il tempo massimo (lo screen time) che possiamo concedere ai bambini nellā€™utilizzo delle tecnologie.Ā 

Oltre a questo passaggio fondamentale, ĆØ poi utile conoscere alcuni paletti raccomandati dagli esperti: la SocietĆ  Italiana di Pediatria ha stilato una serie di regole per lā€™utilizzo tecnologia bambini:Ā 

  • No a smartphone e tablet per almeno unā€™ora prima di andare a dormire
  • No a smartphone e tablet durante i pasti
  • Dai 5 agli 8 anni il tempo limite giornaliero ĆØ di 2 ore

La SocietĆ  Italiana di Pediatria ha anche cominciato a predisporre una guida informativa sulla sicurezza online per i genitori, sviluppata da Fondazione Carolina con il contributo di Meta e raccolto una serie di preziosi dati sullā€™utilizzo delle connessioni.

Che cos'ĆØ la genitorialitĆ  digitale? 5 consigli per cominciare

Il digital parenting o genitorialitĆ  digitale ĆØ lā€™insieme di comportamenti che i genitori dovrebbero adottare per regolare il tempo trascorso dai propri figli online. Una sfida e unā€™importante responsabilitĆ , ma anche unā€™ottima opportunitĆ  per aiutarli a diventare cittadini digitali piĆ¹ responsabili.

I sistemi di parental control e gli altri sistemi per controllare le attivitĆ  dei propri figli online offrono agli adulti un grande aiuto, tuttavia ĆØ fondamentale in parallelo al loro utilizzo iniziare un percorso che porti a raggiungere autoconsapevolezza e spirito critico: le uniche vere armi per poter garantire ai nostri figli un presente consapevole insieme a un futuro in cui saranno in grado di navigare autonomamente evitando i pericoli della rete e acquisire una piena cittadinanza digitale.

Ecco dunque 5 consigli pratici per iniziare subito questo percorso:

  • Scegliamo e decidiamo insieme delle password sicure per gli account
  • Proteggiamo la loro privacy sui social network limitando lā€™accesso ai dati
  • Impariamo insieme a fare attenzione alle truffe online
  • Insegniamo ai bambini a non postare nulla che potrebbero rimpiangere in futuro
  • Parliamo in casa di cyberbullismo

Infine, assicurare la sicurezza dei nostri bambini ĆØ un compito che richiede anche collaborazione e una parte attiva da parte dei nostri figli. In una parola: attivare un percorso di reverse mentorship. Prima di intraprendere un percorso di genitorialitĆ  digitale i genitori, i docenti e i tutori dei bambini devono chiedersi anche: quanto siamo disposti, come genitori, a invertire il ruolo di mentorship, di guida? A chiedere ā€œMi insegni?ā€, ā€œMi aiuti?ā€ e a riconoscere le capacitĆ  e le competenze dei nostri figli? Scopri di piĆ¹ allā€™interno dellā€™articolo Videogiochi e relazioni familiariĀ 

Come gestire la sicurezza e la protezione dei dispositivi dei bambini?

Se in passato prima di affidare un telefonino a un ragazzo si aspettava fino ai 13-14 anni, oggi il primo approccio con il mondo della tecnologia si ha fin dalla piĆ¹ tenera etĆ : a due-tre anni i bambini sono giĆ  capaci di scegliere i video con i loro cartoni animati preferiti. A sei anni sono capaci di sbloccare il dispositivo e di lanciare le applicazioni con i videogame. A otto-nove anni sono autonomi in tutto: sanno chiamare, mandano i messaggi e scaricano le applicazioni dal Google Play Store e dall’App Store.Ā 

Per molti genitori ĆØ un sollievo che i propri figli abbiano uno smartphone sempre con loro: possono conoscere in ogni momento la loro posizione e sapere se sono a scuola. Ma prima di far utilizzare uno smartphone a un bambino ĆØ importante compiere alcune azioni.

Privacy

La prima cosa da fare ĆØ assicurarci che la privacy del ragazzo sia al sicuro. A questa etĆ  ĆØ molto semplice cadere nelle trappole degli hacker e dei truffatori: basta cliccare su un link e ci si ritrova con lo smartphone bloccato per colpa di un virus o peggio ancora con un abbonamento a pagamento attivo sul dispositivo. Che sia uno smartphone Android o un iPhone a un bambino, per proteggere la privacy dei nostri figli ĆØ necessario che i genitori cambino alcune impostazioni. Su entrambi i sistemi operativi mobile sono infatti presenti alcune impostazioni che limitano l’utilizzo dello smartphone da parte dei bambini.Ā 

Parental control

Il secondo sistema che si deve attivare ĆØ poi naturalmente il parental control, che permette di limitare l’accesso dei bambini ad alcune applicazioni e blocca l’acquisto delle applicazioni. Dal 21 novembre 2023 – infatti – le linee guida sui sistemi di protezione dei minori sul web individuate e approvate con la Delibera AGCOM 9/23/CONS e confermate dalla conversione in legge del cosiddetto Decreto Caivano (legge 159 del 13/11/2023) rendono obbligatorio per legge lā€™uso del parental control su tutte le linee intestate a soggetti minorenni. Le linee guida prevedono che siano predisposti filtri ā€“ a disposizione gratuitamente per tutti gli utenti ā€“ per i contenuti non appropriati ai minori e dunque dei blocchi per il materiale riservato a chi ha compiuto la maggiore etĆ . Scopri di piĆ¹ su questo argomento.

Altri accorgimenti

Altri accorgimenti importanti, che non riguardano solo i nostri figli ma la sicurezza di tutta la nostra famiglia, ĆØ quello di utilizzare una VPN, ovvero una connessione WiFi piĆ¹ sicura: la sicurezza e la manutenzione della connessione alla rete domestica sono fondamentali, cosƬ come la scansione periodica del router per verificare la presenza di virus.

Come insegnare ai bambini a creare password sicure?

Per insegnare ai nostri figli a utilizzare password sicure ĆØ necessario in via preliminare capire con chiarezza quando una password ĆØ sicura, ovvero quando rispetta alcune regole di base e rende cosƬ meno semplice ad una persona o ad un software lā€™accesso ai nostri dati.

Una password sicura contiene lettere (maiuscole e minuscole), numeri e (preferibilmente) anche simboli, ĆØ lunga almeno otto caratteri ed ĆØ difficile da indovinare.ā€Ø

Stabilito questo punto fermo, ĆØ importante considerare che solo un dialogo con i genitori e gli insegnanti li aiuta davvero a comprendere la sua importanza, il modo piĆ¹ efficace per crearla e il senso della sua segretezza, fornendo al tempo stesso gli strumenti efficaci per ricordarla. ĆØ infatti fondamentale confrontarsi con i bambini per capire perchĆ© serve proteggersi nel mondo digitale e perchĆ© ĆØ cosƬ importante farlo con delle chiavi dā€™accesso sicure.

Infine, ĆØ fondamentale fare degli esempi, da trovare nelle esperienze digitali che i bambini giĆ  conoscono, come per esempio i videogiochi o i giochi nelle app di smartphone e tablet dove sempre piĆ¹ spesso esistono sistemi di autenticazione per il salvataggio di record e avanzamenti nel gioco.

Per approfondire lā€™argomento e consultare anche una serie di attivitĆ  pratiche da fare con i bambini a casa e a scuola per imparare a generare e utilizzare password sicure leggi la pagina web che ha realizzato il portale Educare Digitale, il portale di Daniele Catozzella, Media Education Manager, educatore e assistente sociale specialista.

SEGUI IL CORSO SULLA GENITORIALITƀ

Rafforza lā€™attivitĆ  educativa svolta a scuola dal progetto didattico NeoConnessi seguendo il corso realizzato con la direzione scientifica di Roberta Franceschetti ed Elisa Salamini, esperte di media literacy ed educazione digitale e fondatrici dellā€™associazione MamamĆ², fornisce alle famiglie suggerimenti e strategie per la crescita armonica dei figli, oltre a numerosissimi consigli per rafforzare anche a casa la sicurezza online.

Come insegnare ai bambini l’importanza della propria identitĆ  digitale?

Sono due i punti fondamentali da trattare quando si parla di immagini di minori online.Ā 

Da un lato insegnare ai bambini lā€™importanza della propria identitĆ  digitale e la necessitĆ  di non condividere contenuti di cui un giorno potrebbero pentirsi. Il web infatti –Ā  come un diamante – ĆØ per sempre e qualunque cosa si posti online ĆØ destinato a restare per lungo tempo, anche se si crede di esser riusciti a cancellarlo. Per questo motivo vale la pena parlare apertamente con i propri figli e spiegare loro che qualunque azione si compia su Internet ha una valenza nella vita reale e avere delle conseguenze tutt’altro che secondarie. Anche ad anni di distanza.

Dallā€™altro lato, va tenuto presente anche il fatto che (ancor piĆ¹ dei bambini) i genitori condividono ogni anno sui social network – secondo le stime del Sole24Ore – una media di 300 scatti dei propri figli esponendoli, spesso inconsapevolmente, a molti pericoli (ĆØ il cosiddetto fenomeno dello sharenting, sul quale anche il Garante della Privacy si ĆØ pronunciato piĆ¹ volte).

Anche in questo caso dunque non si tratta solo di ā€œinsegnareā€ ai nostri figli, bensƬ di affrontare insieme a loro un percorso condiviso e che riguarda tutta la famiglia, dando noi per primi – in quanto genitori – il buon esempio.

ƈ giusto pubblicare le foto dei nostri figli sui social network?

Una risposta esatta non esiste, il tutto dipende dalla volontĆ  dei genitori. Tuttavia, se proprio non possiamo fare a meno di postarle sui social network foto dei nostri figli, ĆØ necessario perlomeno utilizzare alcune precauzioni.Ā 

Per prima cosa infatti ĆØ necessario essere coscienti che sulle piattaforme social sono presenti tantissime persone, comprese quelle con problemi mentali, che potrebbero utilizzare le immagini per altri scopi.Ā 

Per questo motivo ĆØ necessario fare la massima attenzione ed essere sicuri con chi si sta condividendo l’immagine del bambino, controllando bene le impostazioni del proprio profilo.Ā 

Inoltre, per aumentare la sicurezza dei ragazzi, considerate sempre la possibilitĆ  (piĆ¹ che consigliata) di pixelare o mascherare la faccia del proprio figlio (a questo link una serie di App adatte allo scopo consigliate da Salvatore Aranzulla).

Il ruolo dei genitori e la privacy: come comportarci con i nostri figli?

Proteggere i nostri figli ĆØ la cosa piĆ¹ importante che cā€™ĆØ. PerĆ² a volte potrebbe accadere che i genitori, forse per eccesso di protezione, controllino lo smartphone o leggano il diario personale dei loro figli. Fino a che punto ĆØ lecito spingersi in questo tipo di attivitĆ ? Esiste un diritto al controllo delle azioni e dei movimenti dei figli sul web, senza ripercussioni da un punto di vista della privacy?

Quali diritti e quali doveri hanno i genitori?

Cominciamo con il dire che in Italia il Codice Civile sottolinea il fatto che i genitori hanno il compito di ā€œistruire ed educareā€ il figlio e, di conseguenza, verificare che lo stesso rispetti lā€™istruzione e lā€™educazione impartita. Senza contare che i genitori sono diretti responsabili delle azioni (anche quelle online) perpetrate o subite dai figli minori e dei relativi danni.

Secondo la legge italiana, tuttavia, se i genitori possono controllare azioni e movimenti dei figli sul web, tali controlli devono essere effettuati soltanto nel momento in cui sussiste una motivazione e non per eccesso di curiositĆ  o senso di possessivitĆ . Esiste infatti – in parallelo al ā€œdiritto di correzione e controlloā€ da parte dei genitori, dallā€™altra esiste anche un ā€œdiritto dei minori alla privacyā€œ, sancito dallā€™art. 16 della Convenzione sui Diritti del Fanciullo, siglata dallā€™Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989, che tutela la vita privata e familiare del bambino, nel suo domicilio o nella sua corrispondenza. Di conseguenza, il genitore deve stare attento a non interferire in modo ossessivo ed ingiustificato nella vita del figlio, per non rischiare di sfociare nel cosiddetto cyber-stalking.

Come uscire dunque da questo cortocircuito? Ancora una volta il modo piĆ¹ facile ed efficace per controllare nostro figlio su Internet, al contempo rispettando la sua privacy, ĆØ quello del parental control, che consiste nel limitare lā€™accesso web soltanto a determinati siti e, si spera, ridurre il tempo trascorso online.

 

Il controllo delle interazioni online: ĆØ possibile monitorare chat e posizione?

Come abbiamo visto poco sopra nel caso della privacy, ĆØ possibile, anzi in alcuni casi doveroso, da parte dei genitori, il controllo delle interazioni online dei propri figli. E la possibilitĆ  di monitorare in tempo reale la posizione o le conversazioni via chat di un membro della famiglia, saperlo in un posto ā€œsicuroā€ che sia casa, scuola o altro luogo abitualmente frequentato, rende questa opzione molto appetibile. Tuttavia, non va nascosto il problema relativo alla legittimitĆ  del ricorso a tali strumenti, principalmente quando il loro utilizzo diventa un abuso, una vera e propria intrusione nella ā€œsfera privataā€ del minore.

Pertanto – sebbene sia possibile con i sistemi tecnologici attuali controllare la posizione e le conversazioni di nostro figlio – questo tipo di controllo andrebbe usato solo quando esistono reali e fondati motivi per sospettare che stia accadendo qualcosa di pericoloso. Ed ĆØ invece preferibile, da un punto di vista educativo, utilizzare sistemi di parental control che blocchino lā€™accesso a contenuti, App e funzioni ritenuti pericolosi o inadatti, affiancando a questo tipo di azione un dialogo costante con i propri figli, volto a stimolare in loro la capacitĆ  di riflettere, di credere in se stessi e nelle loro capacitĆ , incoraggiandoli a essere piĆ¹ autonomi e a segnalare situazioni sospette, in un clima di fiducia piuttosto che di controllo, perchĆ© un bambino troppo protetto continuerĆ  a sentirsi perso e insicuro, non riuscendo a capire come muoversi da solo.Ā 

Verso una classificazione europea dei giochi

Esiste un metodo valido su quasi tutto il territorio europeo per classificare i videogiochi attraverso cinque categorie di etĆ  e otto descrizioni di contenuto. Il sistema – realizzato dal Pan European Game Information (PEGI), una societĆ  belga indipendente, senza scopo di lucro e con finalitĆ  sociali – ĆØ supportato dai principali produttori di console, tra cui Sony, Microsoft e Nintendo, nonchĆ© dagli sviluppatori e dagli editori di giochi interattivi in tutta Europa. Scopri di piĆ¹

LEGGI A CASA ā€œNATI DIGITAL – STORIA PER PICCOLI ESPLORATORI CURIOSIā€

A scuola come a casa, il tempo della condivisione ĆØ prezioso per crescere, sempre. Leggiamo il libro insieme condividendone la lettura e le esperienze digitali. Chiediamolo ai docenti nel flusso dei prestiti che fanno capo alla bibliotechina di classe affinchĆ© racconto, divertimento e riflessioni siano condivisi anche in famiglia.

Come proteggere la reputazione dei bambini online o denunciare un abuso?

La reputazione online (o web reputation) ĆØ costituita dalla percezione che gli utenti del web hanno di quella persona (Agenda Digitale.eu). E in unā€™epoca in cui sempre di piĆ¹ i bambini sono presenti sul web, anche dalla prima infanzia (magari tramite lā€™intermediario genitore) la reputazione digitale ĆØ una condizione a cui prestare molta attenzione: non solo per monitorare che cosa gli altri pensano di noi, ma anche di sicurezza nei confronti delle informazioni sensibili e personali.

Ogni azione che si compie online, infatti, va a incidere sulla propria web reputation, poichĆ© ogni comportamento e ogni notizia reperibile in rete contribuiscono a formare lā€™idea e il giudizio che gli altri hanno di noi.Ā 

Per monitorare la reputazione online dei nostri bambini ĆØ dunque importante considerare che quando siamo online e utilizziamo il nostro dispositivo lasciamo sempre dietro di noi ampie tracce di dati, la cosiddetta impronta digitale.

Se una singola impronta non ĆØ di per sĆ© significativa, lā€™insieme di tutte quelle che lasciamo costituisce la base della reputazione online, ovvero il modo in cui gli sconosciuti e i conoscenti pensano a noi. E proprio per questo motivo ĆØ necessario proteggerla in modo che nessuno possa utilizzarla o alterarla. Come? Ecco 5 consigli pratici!

 

  • Controlla sempre che un sito Web sia sicuro prima di visitarlo
  • Limita la quantitĆ  di informazioni personali che condividi online
  • Elimina i vecchi account inutilizzati
  • Aggiorna sempre i softwareā€Øche utilizzi
  • Naviga in sicurezza sulle reti WiFi pubbliche utilizzando una VPN
Cosa fare in caso di abusi?

Naturalmente ĆØ lā€™ultima condizione in cui vorremmo trovarci con i nostri figli. Ma in quel caso per prima cosa possiamo pensare di rivolgerci a dei centri specializzati. Per esempio esistono dei Safe Internet Center che informano, consigliano e assistono bambini, genitori, insegnanti e prestatori di assistenza su questioni digitali e lotta contro gli abusi su minori online.

Se il nostro ruolo di genitori e nemmeno gli enti specializzati non sono sufficienti, in presenza di abusi accertati o di situazioni che non riusciamo a risolvere serve perĆ² lā€™intervento delle forze dellā€™ordine.

In questi casi occorre rivolgersi immediatamente alla Polizia di Stato, che ha realizzato il servizio di Denuncia via web di reati telematici, un progetto che nato per velocizzare e aiutare i cittadini nelle segnalazioni online e porre allā€™attenzione delle forze dellā€™ordine comportamenti ed eventi di natura presumibilmente illegale, al fine di permetterci di verificare la reale illiceitĆ  dei fatti rappresentati.

Ricorda perĆ² che se ti trovi in presenza di un reato ĆØ necessario comunque recarsi presso uno dei presidi della Polizia di Stato sul territorio e che la segnalazione online NON sostituisce in alcun modo il servizio di pronto intervento. Pertanto se avete la necessitĆ  di contattare urgentemente le forze dell’ordine, comporre il numero telefonico Europeo 112 o 113.

Consulta statistiche e normative sul tema

Secondo una ricerca del Centro per la Salute del Bambino onlus e dallā€™Associazione Culturale Pediatri (2023) 8 bambini su 10 tra i 3 e i 5 anni sanno usare il cellulare dei genitori, il 30% dei genitori usa lo smartphone per calmare i piĆ¹ piccoli giĆ  durante il primo anno di vita e il 70% dal secondo anno.Ā 

Questo dato mette in luce – secondo la SocietĆ  Italiana di Pediatria (SIP) – una scarsa consapevolezza da parte delle famiglie e una condizione di solitudine nei bambini: il 26% dei genitori permette che i propri figli utilizzino i device in autonomia tra 0 e 2 anni, percentuale che sale al 62% per la fascia 3-5 anni, allā€™82% a nella fascia 6-10 anni e al 95% tra gli 11 e i 15 anni. E a questo si legano rischi documentati per la salute psicofisica di un uso precoce, prolungato e non mediato dagli adulti, dei media device nei bambini da 0 a 8 anni, rilevando interferenze negative sul sonno, sulla vista, sullā€™apparato muscolo-scheletrico, sullā€™apprendimento e persino sullo sviluppo cognitivo.

Consigli e raccomandazioni

Da qui dunque la raccomandazione di evitare del tutto smartphone e tablet prima dei due anni, limitare lā€™uso a massimo 1 ora al giorno tra 2 e 5 anni e al massimo a 2 per quelli di etĆ  compresa tra 5 e 8 anni.

Dagli otto anni in su tuttavia, in uno studio condotto presso la University of London ĆØ emerso che i bambini apprendono piĆ¹ velocemente utilizzando un tablet piuttosto che un libro, perchĆ© la possibilitĆ  di interagire con uno schermo sarebbe uno stimolo per lo sviluppo cognitivo favorendo l’apprendimento.Ā 

Le tecnologie digitali non rappresentano dunque di per sĆ© un rischio per lo sviluppo ma il loro uso va modulato in base allā€™etĆ  e fortemente accompagnato dalla presenza dellā€™adulto e da scelte consapevoli sullā€™uso e sullā€™esposizione agli schermi. Ma ricordiamo sempre che Ā i bambini e le bambine imparano dal nostro esempio: se ci aspettiamo che i figli imparino ad utilizzare consapevolmente la tecnologia, ĆØ importante che vedano fare lo stesso agli adulti. E che tante volte siamo proprio noi genitori a dare il cattivo esempio: secondo uno studio dellā€™associazione inglese ā€œParent Zoneā€ sul fenomeno dello sharenting ogni anno un bambino appare in media in 195 istantanee immesse nel web dai genitori: al compimento dei 5 anni, sarĆ  protagonista di circa 1000 scatti online.

Leggi le FAQ

Come posso proteggere la mia rete WiFi da accessi non autorizzati?

Proteggere la propria rete WiFi da accessi non autorizzati ĆØ un processo continuo che prevede alcune misure fondamentali: 1. tenere sempre aggiornato il firmware del tuo router 2. utilizzare una password forte e complessa per il tuo router WiFi. 3. Disabilitare la funzione WPS (WiFi Protected Setup) se non utilizzata attivamente 4. Se si ha un MAC, attivare li filtri sul proprio router WiFi per consentire solo ai dispositivi autorizzati di accedere alla rete.Ā 

Quali sono le impostazioni di sicurezza essenziali per i dispositivi dei bambini?

La funzionalitĆ  principale per proteggere i dispositivi dei nostri figli ĆØ il parental control, grazie a cui ĆØ possibile sia limitare il tempo trascorso davanti allo schermo sia l’accesso a giochi, collegamenti, contenuti e app non adatte ai bambini. Dal 2023 il parental control ĆØ uno strumento obbligatorio in Italia su tutti i dispositivi.

Come posso prevenire il furto di identitĆ  online dei miei figli?

La causa principale di furto dellā€™identitĆ  online sono le email e i messaggi via chat di spam e phishing. Fate dunque sempre attenzione alle email e ai messaggi ricevuti e insegnate ai vostri figli a non cliccare su eventuali link o allegati sospetti e naturalmente a non essere noi per primi a diffondere informazioni personali online. Infine, cercate di utilizzare connessioni sicure.

Quali sono i rischi dello sharenting, ovvero dellā€™eccessiva condivisione di foto dei bambini online?

Lo sharenting ĆØ un termine utilizzato per descrivere la condivisione online eccessiva da parte dei genitori di contenuti che riguardano i propri figli/e (fatti, fotografie, videoā€¦). La parola unisce share (condividere) e parenting (genitorialitĆ ). L’eccessiva condivisione puĆ² infatti portare a rischi concreti, tra cui l’utilizzo improprio di foto da parte di estranei per fini maliziosi: ciĆ² che si pubblica online non rimane piĆ¹ sotto il nostro controllo e diventa dunque facilmente accessibile a chiunque.Ā 

Cosa fare se mio figlio ĆØ vittima di abusi online?

In caso di sospetti abusi commessi online occorre porre allā€™attenzione delle forze dellā€™ordine comportamenti ed eventi di natura presumibilmente illegalee rivolgersi alla Polizia di Stato. Si puĆ² utilizzare il servizio di Denuncia via web di reati telematici, ma se siamo sicuri di essere in presenza di un reato ĆØ necessario comunque recarsi presso uno dei presidi sul territorio e sporgere regolare denuncia.

Come posso monitorare l'attivitĆ  online dei miei figli senza violare la loro privacy?

I genitori hanno il dovere di ā€œistruire ed educareā€ i figli, e dunque di vigilare sulle comunicazioni del minore a fini educativi o di protezione. Tuttavia i controlli devono essere effettuati soltanto nel momento in cui sussiste una motivazione e non per eccesso di curiositĆ  o senso di possessivitĆ . Insomma, poichĆ© anche i genitori devono stare attenti a non interferire in modo ossessivo ed ingiustificato nella vita dei loro figli, dialogare e instaurare una relazione di fiducia ĆØ sempre preferibile al controllo.

Come si configurano le impostazioni di sicurezza su smartphone e tablet per bambini?

Gli utenti Apple possono creare un account per i propri bambini e avere cosƬ accesso a tante opzioni legate al parental control: basta andare su Impostazioni e su Tempo di Utilizzo, scegliere la seconda opzione (“Questo [dispositivo] appartiene a un bambino”) e seguire le istruzioni. Gli utenti Android possono invece utilizzare il sistema di parental control di Google Play accedendo alle Impostazioni e attivando la voce Controllo Genitori. Anche in questo caso l’app chiede di scegliere un PIN da inserire ogni volta che si vorrĆ  effettuare un download.

Come posso aiutare mio figlio a gestire la pressione dei coetanei online?

Iniziare presto a parlare con i nostri figli di ciĆ² che ĆØ e non ĆØ accettabile online per guidare le decisioni che prendono (anche nella vita reale) ĆØ fondamentale per far crescere la loro autostima ed evitare di subire la pressione dei loro pari. Per questo avereĀ  una serie di regole che vengono ricordate e alle quali attenersi ĆØ importante tanto quanto capire perchĆ© potrebbero sentire il bisogno di correre dei rischi e trovare modi per reindirizzare il loro comportamento verso qualcosa di piĆ¹ positivo. Approfondisci lā€™argomento sul sito Internet Matters.

Come posso spiegare a mio figlio l'importanza di non condividere informazioni personali online?

Per rendere i bambini consapevoli e attenti il miglior modo ĆØ condividere con loro lā€™esperienza della navigazione su internet: facendo i primi passi insieme, i bambini e le bambine possono acquisire consapevolezza e sicurezza di sĆ©, imparando come comportarsi anche di fronte a nuove situazioni.

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