Le voci che fanno compagnia

9 Giugno 2020

Tempo di lettura: 3 min.

Dai, che ce la facciamo! Non è ancora chiaro quando e come andremo in vacanza in questo speriamo presto dimenticabile 2020, ma vi vedo che state progettando ponti lunghi e bagni di sole, ora che i battenti della scuola digitale hanno chiuso.

Vacanze vuol dire anche viaggi in auto, treno e traghetto (per ora gli aerei sono ancora a terra, nella maggioranza dei casi), e quindi anche figli che si annoiano dopo venticinque secondi e i “quando arriviamo” che iniziano appena passato il casello di entrata sull’Autostrada del Sole.

D’altra parte, come dar loro torto? Tre mesi di clausura forzata e poi devono sorbirsi due o tre o dieci ore di auto/treno al debutto della loro prima vacanza post-Covid. La tecnologia, per fortuna, ci viene come al solito in aiuto. Meglio accantonare la tentazione di rifilare ai piccoli un tablet con Netflix o Prime, perché spesso vedere video mentre si viaggia su un mezzo in movimento è un ottimo sistema per far stare male di stomaco i pargoli.

Invece, ascoltare va benissimo e non ha grosse controindicazioni. Quasi tutte le piattaforme di streaming audio permettono di scaricare le playlist in anticipo, dal Wi-Fi di casa, sui dispositivi mobile (quindi su Smartphone e Tablet, ma non sul PC). Inoltre, proprio prima dell’estate si trovano delle promozioni assai interessanti: per esempio, Spotify propone tre mesi della versione Premium (che consente il download su mobile, non ha pubblicità e vi permette di scegliere sempre cosa ascoltare e quando) a costo zero. Oltre ai brani musicali, Spotify offre una valanga di Podcast, ovvero di registrazioni di interviste, approfondimenti o documentari audio su ogni argomento. Per esempio, i Podcast del Professor Alessandro Barbero sono una costante in ogni viaggio dei #paglianti, ma c’è di tutto – dai corsi di inglese per ogni livello a lezioni di filosofia e scienza. Per i più piccoli ci sono Podcast che recitano fiabe e storie – a noi piacciono molto quelle di Rodari. Troverete anche degli interi libri letti e recitati, in particolare i classici, come Ventimila Leghe sotto i Mari o riletture dell’Odissea. Ritornati dalle ferie, a settembre, potete decidere di revocare l’abbonamento gratuito, proseguire pagandolo (circa 10 euro al mese) oppure passare all’abbonamento Family, che permette di far utilizzare lo stesso abbonamento a sei persone dello stesso nucleo familiare.

Tidal, altro provider di brani musicali in streaming, propone 30 giorni di utilizzo gratuito, che include il suo asso nella manica, ovvero file musicali in altissima risoluzione, che restituiscono i suoni senza “approssimazioni” come spesso succede nello streaming. Tidal ha grossomodo lo stesso catalogo musicale di Spotify, dispone di una versione “Family” (5 utenti) e in più ha anche molti concerti “live”.

Entrambi hanno quasi tutti gli autori italiani, quindi non avrete scuse per non trasformare la vostra auto in una discoteca trap.

Sempre in ambito “ascolto”, ci sono anche gli audiolibri. Le nostre figlie sono fortunatamente delle lettrici molto avide, ma in generale sappiamo che i teenager leggono poco. Gli audiolibri sono un’ottima testa di ariete per spingere i ragazzi a entrare nel mondo della letteratura. Audible, della famiglia Amazon, propone un abbonamento mensile “flat” come Spotify o Netflix, e i primi 30 giorni sono gratuiti. Il repertorio è sconfinato e contiene delle vere chicche, come la saga di Harry Potter letta da Francesco Pannofino. Per inciso, ci sono anche una serie di contenuti resi “free” proprio per lo #stayhome ancora in atto, tra cui il primo Harry Potter. Se invece preferite acquistare ogni libro singolarmente, si trovano audiolibri su praticamente ogni store digitale, a partire da iTunes di Apple e GooglePlay per Android. A proposito, moltissime biblioteche comunali permettono ai loro utenti di scaricare o ascoltare audiolibri in streaming senza spendere un centesimo: provate a informarvi presso la biblioteca del vostro comune, prima di partire per le vacanze – un’ottima occasione per farsi un giro in biblioteca, che non fa mai male!

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