Penso, parlo, posto!

18 Giugno 2019

Tempo di lettura: 2 min.

Scritto e pensato per essere letto direttamente da bambine e bambini dai 10 anni in su, il nuovo libro di Federico Taddia e Carlotta Cubeddu, “Penso, parlo, posto”, fa compiere un vero e proprio viaggio nel mondo della comunicazione, in maniera semplice, divertente e saggia.

Il punto di partenza è il “Manifesto della comunicazione non ostile” di Parole O_Stili, l’associazione no profit nata per sensibilizzare i ragazzi e gli adulti a una cultura della comunicazione non ostile, in Rete e dal vivo.

Ecco i dieci pilastri su cui si fonda:

  1. Virtuale è reale
  2. Si è ciò che si comunica
  3. Le parole danno forma al pensiero
  4. Prima di parlare bisogna ascoltare
  5. Le parole sono un ponte
  6. Le parole hanno conseguenze
  7. Condividere è una responsabilità
  8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare
  9. Gli insulti non sono argomenti
  10. Anche il silenzio comunica

 Nel libro, ogni principio del Manifesto si trasforma in un vero e proprio capitolo che riporta un esempio concreto (come un episodio di vita vissuta in linea col principio), le domande che possono sorgere spontanee, e utili strumenti per aumentare la consapevolezza dei lettori.

Cosa c’è di male se su Internet uso una identità falsa? Se online viene detta una bugia su una mia amica cosa devo fare? Bisogna essere gentili anche con gli haters? Come mi comporto davanti a una fake news? Posso postare immagini di altri come fossero mie?

 Alle tante domande dei ragazzi il libro non fornisce risposte preconfezionate. Anzi restituisce, a sua volta, altre domande per stimolare una riflessione, mai banale, e aiutare i lettori a costruirsi le proprie strategie per capire se si è davanti ad un pericolo o meno, e come comportarsi.

Gli autori hanno creato, in ogni capitolo, una sezione “Secondo te”, dove riportano alcune possibili risposte alla situazione presentata, e gli “(S)Punti Interrogativi”, per approfondire, per esempio:

Perché online si raccontano così tante bugie?

Quante bugie ci vogliono prima che qualcuno smetta di crederci?

C’è qualcuno che può dire di conoscere veramente chi racconta frottole?

Tra gli argomenti affrontati, anche grazie a tante illustrazioni e fumetti, troviamo quindi le fake news, il cyberbullismo, l’identità digitale, ma anche temi più generali come il rispetto, l’ascolto, l’amicizia, gli sconosciuti, la relazione con l’altro.

“Penso, parlo, posto” è una guida appassionante che parla il linguaggio dei giovani che si avvicinano per le prime volte a smartphone e tablet, e allo stesso tempo è un libro educativo sulla comunicazione, online ma anche offline, utile per accompagnare nella crescita bambine, bambini, ragazzi e ragazze.

 

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