a cura della Redazione

Qualche mese fa è uscito il libro di Jordan Shapiro “Il metodo per crescere i bambini in un mondo digitale. Il rivoluzionario, indispensabile manuale per genitori del XXI secolo”, che ha avuto un grande successo negli Stati Uniti, stravolgendo il pensiero che normarmente gli adulti hanno sul rapporto che bambine e bambini, ragazze e ragazzi intrattengono con la tecnologia.

L’idea è cambiare il punto di vista, non focalizzarsi sulle paure e prendere atto del fatto che non è vero che la tecnologia cambia la società, ma che al contrario ogni società crea le sue tecnologie. Il libro invita i genitori a rendersi conto che demonizzare il digitale, solo perché lo si conosce poco e non era presente nella propria infanzia (molto spesso idealizzata), non è la strada da seguire per aiutare i propri figli, e in generale per farsi un’opinione del ruolo del digitale oggi e domani.

Da filosofo e educatore, Jordan Shapiroconsigli concreti e tecniche per utilizzare la tecnologia in maniera coinvolgente e aiutare i bambini a imparare e crescere.

La tecnologia non fa male ai bambini, sostiene l’autore, anzi è bene che un genitore la conosca e sappia usarla correttamente. Sì ai videogiochi, a Internet e ai social, in grado di stimolare la creatività e nuovi modelli di cittadinanza e di comunicazione. No ai video pubblicitari su YouTube, per esempio di giocattoli e app.

Alla domanda quanto tempo possono stare connessi i figli, Shapiro risponde che non è una questione di tempo, ma di cosa fanno. Siamo tutti “iperconnessi”, ma non è questo il problema. Fondamentale è accompagnare e farsi coinvolgere dalle attività che i figli svolgono online, e mai lasciarli soli perché questo può portare a un uso malsano dello strumento, fino al rischio di cyberbullismo o narcisismo.

Confrontando il presente con le grandi rivoluzioni tecnologiche del passato, l’autore presenta una prospettiva ottimistica del futuro delle giovani generazioni, che hanno le potenzialità per creare un mondo più aperto e iperconnesso, che gli adulti di oggi forse non sono in grado di immaginare!