Tutti a casa, tutti connessi

31 Marzo 2020

Tempo di lettura: 4 min.

Ormai siamo a casa da cinque settimane: la nostra casa è diventata contemporaneamente un ufficio (anzi, due, visto che è in smart working anche mia moglie), un’aula delle medie e una del liceo classico, una sala giochi e un cinema online. Quattro persone connesse a Internet quasi tutto il giorno hanno messo a dura prova il nostro modem/router e la nostra connessione casalinga, abituata a ben altri ritmi.

In molti – amici, parenti e genitori di compagni di scuola di Sara e Emma – mi hanno chiesto qualche consiglio su come far andare più veloce la connessione.

Innanzitutto, vi racconto come funziona una connessione a Internet: il vostro modem, quell’oggetto che fa da “portale” verso Internet, è come se gestisse un flusso d’acqua. Ogni volta che collegate un device a questo flusso, il modem decide quanta “acqua” mandargli (e ricevere): questo vuol dire che se collegate un solo device in tutta la casa, avrà a disposizione tutto il flusso (ovvero la “banda” Internet). Il guaio è che ormai siamo connessi con tantissimi device, e spesso ce lo dimentichiamo. La TV spesso è connessa e anche tutti gli smart-device come Alexa di Amazon, per non parlare dei cellulari e dei tablet. Ecco quindi che anche una connessione più che dignitosa va in affanno, quando tre o quattro persone si collegano contemporaneamente in video per seguire lezioni o lavorare da casa.

Prima di tutto, dobbiamo capire la velocità effettiva della connessione di casa. Da un PC o un cellulare collegato al modem di casa (quindi o con il cavo Ethernet, o via Wi-Fi) andate su questo sito e lanciate il test. Il primo valore, il Ping, indica la velocità di risposta, e serve soprattutto a chi gioca ai videogame, ma lo sfrutterete anche durante le videochiamate o le conferenze video. Più basso è, meglio è. Il secondo è il valore di Download, ovvero quanto è veloce la connessione quando scaricate dei film, mentre il terzo è l’Upload, la velocità con cui inviate i dati.

Il dato che ci interessa di più è quello del download: normalmente, la maggior parte delle connessioni ADSL (che si basano quindi sul cavo del telefono) promettono una velocità tra i 7 e i 20 Mbit/sec. Attenzione, però: le velocità sono indicate in Mbit (Megabit), ma i file sono in MB (Megabyte). Considerando che ogni byte corrisponde a 8 bit, dovrete dividere per 8 la velocità della vostra connessione per sapere a quanti Megabyte al secondo sta andando. Una linea che va a 20 Mbit/sec effettivi, verificati con il test segnalato sopra, impiegherà mezzo secondo a inviare un MB. Un’immagine JPG, come i meme che ci scambiamo su WhatsApp, è mediamente di mezzo MB quindi partirà o arriverà in un battito di ciglia, mentre un’immagine in alta risoluzione PSD da 500 MB richiederà 250 secondi per essere scaricata, ovvero oltre quattro minuti.

Se la vostra connessione va oltre i 20 Mbit/sec, non avrete grossi problemi a gestire tre o quattro connessioni “normali”. Se invece è sotto i 20 o addirittura sotto i 7, occorre usare qualche trucchetto per evitare fastidiose congestioni. Ecco come abbiamo fatto @casaPaglianti!

Consiglio 1. Prima di tutto, abbiamo scollegato tutti i device non necessari. Amazon Alexa, la TV smart, la bilancia intelligente occupano costantemente una piccola porzione del “flusso” di cui abbiamo parlato prima. Ancora peggio fanno le console da videogioco, che se sono in standby scaricano aggiornamenti per il loro sistema operativo o per i videogiochi installati. Se volete capire quando una console è spenta del tutto o in standby, basta accenderla. Se ci mette pochi secondi ad arrivare alla schermata principale, è in standby. Se ci mette circa un minuto o più, è spenta. Lo stesso vale per i cellulari di casa: se avete quattro cellulari e due tablet connessi al Wi-Fi, anche usandoli solo per WhatsApp o per navigare occupate la banda. Meglio passare al 4G.

Consiglio 2. Dopodiché, abbiamo rinunciato a un po’ di qualità in cambio di maggior velocità, abbassando la qualità dei video a bassa risoluzione (SD). Praticamente tutti i programmi che riproducono video (YouTube, Skype, Netflix, Amazon Video, Disney Plus e via dicendo) permettono di scegliere la qualità con cui effettuano lo stream del video. Se siete da soli in casa con una connessione in fibra e volete vedervi un film in 4K non c’è problema, ma se avete una ADSL e state usando Internet in quattro persone contemporaneamente, meglio passare alla bassa risoluzione. Per esempio, su YouTube basta cliccare sulle opzioni del video (la “rotellina” in basso a destra) e selezionare “480” come risoluzione.

Consiglio 3. Le figlie vogliono vedere una serie TV nel pomeriggio, o ascoltare la playlist di Achille Lauro? Ce lo devono dire la sera, prima di andare a dormire, così scarichiamo mentre dormiamo e loro guardano (o ascoltano) tutto il giorno. Se volete vedere un film o una serie, o se la vogliono vedere i vostri ragazzi, basta scaricare la sera prima, quando la connessione non vi serve per lavorare o seguire le lezioni. Netflix, Amazon, Disney Plus, Sky Go (e il decoder connesso a Internet) e Now TV permettono di downloadare sul cellulare o su tablet (ma non su PC o sulla TV) la maggior parte dei contenuti, che poi possono essere riprodotti offline senza pesare sul modem di casa. Lo stesso vale per Spotify Premium, che sempre sui dispositivi mobile permette di scaricare singoli brani o intere playlist.

Consiglio 4. Il Governo Italiano ha inaugurato l’iniziativa della Solidarietà digitale. Tra i tanti partner che hanno già aderito, figura come operatore telefonico anche WINDTRE che offre una maggior quantità di GB nei piani cellulari. Controllate la lista e verificate se c’è qualche iniziativa che può esservi di aiuto!

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