Una corretta dieta mediale adatta all’età dei bambini

3 Dicembre 2019

Tempo di lettura: 2 min.

Secondo Serge Tisseron, celebre psichiatra infantile e psicoanalista, il comportamento dei genitori nei confronti dei dispositivi digitali deve adattarsi alle diverse età del bambino, un po’ come si fa con il cibo, da qui il termine “dieta mediale”. Le mamme e i papà dovrebbero rispettare e insegnare ai propri figli una corretta “dieta mediale”. A un genitore dotato di buon senso non verrebbe mai in mente di dare un piatto di spaghetti a un neonato, perché quindi dovrebbe mettergli tra le mani un tablet?

La dieta mediale secondo Tisseron

Nel suo saggio “Diventare grandi all’epoca degli schermi digitali” (Editrice La Scuola) Tisseron individua 4 età di passaggio, sintetizzandole nella formula 3-6-9-12 e suggerisce che cosa è importante che il bambino faccia o non faccia sui media digitali a seconda della sua età, come illustrato nell’immagine che segue:

  • l’entrata alla scuola dell’infanzia (3 anni);
  • il passaggio alla scuola primaria (6 anni);
  • il dominio della letto-scrittura (9 anni);
  • l’ingresso nella preadolescenza (12 anni).

L’autore ritiene infatti che l’educazione dei genitori:

“…non consista nel proteggere e controllare il bambino, ma nell’insegnargli, progressivamente, a difendersi e orientarsi da sé.”

Serge Tisseron non dà soluzioni per una corretta dieta mediale, ma suggerisce ai genitori di accompagnare i propri bambini nell’utilizzo mediale.

Per esempio invita le mamme e i papà a:

  • condividere i momenti in cui vengono utilizzati i dispositivi;
  • aiutare i bambini e le bambine a verbalizzare le proprie esperienze con i media;
  • essere una presenza vigile e intelligente e non un censore.

Solo così infatti possono aiutare i propri figli a sviluppare il senso critico, la consapevolezza, l’autonomia e la responsabilità.

L’obiettivo è dare fiducia ai bambini e permettere loro di alimentare le proprie competenze senza sentirsi schiacciati dalle paure degli adulti.

Il suo approccio alla dieta mediale invita i genitori a variare la dieta digitale del bambino così come si fa con il cibo: diversificando gli stimoli e coinvolgendolo in attività utili all’utilizzo dei 5 sensi e delle 10 dita.

Di seguito pubblichiamo il Manifesto di Tisseron:

 

Crediamo che i principi di questo manifesto si possano ben adattare ad ogni contesto familiare. Non si tratta infatti di regole restrittive ma di un approccio che invita alla condivisione e all’accoglienza delle esigenze e delle caratteristiche di figli e genitori. Potreste pensare di accompagnare queste regole con degli esercizi di mindfulness.

Non esiste un’unica ricetta, l’importante è trovare la vostra!

 

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